Fender Precision Tony Fanklin

Come già anticipato nel precedente articolo, ho avuto modo di provare il Tony Franklin Precision Bass recentemente, quindi il ricordo è ancora ben impresso nella memoria; lo strumento suona molto bene, classicamente Precision sullo split coil, e molto medioso sul single coil. Utilizzati assieme si ottiene un bel sound, un ibrido lo si potrebbe definire, tra Precision e Jazz Bass che a me piace molto, (non per niente suono un Precision American Deluxe).

Il single coil da solo, invece, non mi è piaciuto molto; probabilmente è solo questione di gusto personale, poiché normalmente utilizzo suoni già molto secchi e ricchi di medie, quindi il pickup al ponte utilizzato singolarmente non è certo il più adatto al mio sound. In ogni caso ho trovato alquanto discutibile la scelta del selettore a lama a 3 posizioni.

Abituato al potenziometro blend del mio Precision, che permette di miscelare i due pickup creando infinite varianti sonore, un selettore a lama come quello del Tony Franklin mi è parso molto approssimativo, un giocattolo: buono solo per chi si accontenta e non ha troppe pretese. Il manico è buono, mentre l’action non è delle migliori (almeno in quello che ho provato), ma per questo basta una mezz’oretta di lavoro, o al limite un buon liutaio.

A parte queste piccolezze, in ogni caso è davvero un buon basso, molto più versatile ed interessante di un Precision classico; con qualche opportuno ritocco, poi, (cambiate quel selettore!) diventerà lo strumento perfetto!

Il prezzo è ovviamente un po’ più alto di quello di un Precision standard, ma comunque non eccessivo, considerando che si tratta di un signature e che è costruito con legni scelti: lo troverete a circa 1600 €.

Per maggiori informazioni consultare la pagina web.

 

L'autore del post

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Alessio Falsini
37 anni, laureato in lingue, suona il basso e la chitarra elettrica dall'età di 16. Tecnico del suono oltre che musicista, studia e sperimenta tecniche di registrazione ed amplificazione.