Addio a Lugano
Traspositore
0
Semplifica
Testo
Auto-scroll
Traspositore
0
Semplifica accordi
Dimensioni Testo
0
Auto-scroll
Addio a Lugano: Accordi
10+ Trucchi per memorizzare le note sulla Chitarra. Scarica Gratis l'Ebook!Intro: MI RE MI RE MI MI FA#m Addio Lugano bella, o dolce terra mia, SI7 MI scacciati senza colpa gli anarchici van via SI7 MI e partono cantando con la speranza in cuor MI FA#m Ed è per voi sfruttati, per voi lavoratori, SI7 MI che siamo ammanettati al par dei malfattori SI7 MI eppur la nostra idea non è che idea d'amor MI FA#m Anonimi compagni, amici che restate, SI7 MI le verità sociali da forti propagate SI7 MI è questa la vendetta che noi vi domandiam MI FA#m Ma tu che ci discacci con una vil menzogna, SI7 MI repubblica borghese, un dì ne avrai vergogna SI7 MI ed oggi t'accusiamo in faccia all'avvenir MI FA#m Banditi senza tregua, andrem di terra in terra SI7 MI a predicar la pace ed a bandir la guerra: SI7 MI la pace tra gli oppressi, la guerra agli oppressor MI FA#m Elvezia, il tuo governo schiavo d'altrui si rende, SI7 MI di un popolo gagliardo le tradizioni offende SI7 MI e insulta la leggenda del tuo Guglielmo Tell MI FA#m Addio cari compagni, amici luganesi, SI7 MI addio bianche di neve, montagne ticinesi, SI7 MI i cavalieri erranti son trascinati al nord
Generato su Accordi e Spartiti - www.accordiespartiti.it
Tutto il contenuto si intende esclusivamente a uso didattico, di studio e di ricerca. Esso non è tratto da alcuna pubblicazione, ma è frutto esclusivamente di libere interpretazioni personali.L'utilizzazione di tali materiali è consentita unicamente a fini didattici e ne è vietata qualsiasi utilizzazione a scopi commerciali quali, a titolo esemplificativo, la pubblicazione a mezzo stampa oppure online oppure mediante pubblica rappresentazione.
Addio a Lugano: Video
Addio a Lugano è un brano tratto dal repertorio popolare italiano, reinterpretata da Maria Carta e contenuta nel suo album Vi canto una storia assai vera pubblicato nel 1976. Canzone di puro stampo anarchico, nasceva nel 1895 dalla penna del poeta (e, appunto, anarchico) siciliano Pietro Gori; il testo nasce durante il suo periodo di latitanza a Lugano quando era imputato di essere amico e avvocato difensore di Sante Caserio, reo dell'omocidio del presidente francese Sadi Carnot del 1894.