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Albergo a Ore: Accordi

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Intro: FAm FAm Io lavoro al bar di un albergo a ore DO7 Porto su il caffè a chi fa l'amore FAm Vanno su e giù coppie tutte uguali DO7 FAm Non le vedo più manco con gli occhiali
FA DO7 Ma sono rimasto lì come un cretino FA Vedendo quei due arrivare un mattino DO7 Puliti, educati, sembravano finti FA Sembravano proprio due santi dipinti SIb FA/LA SIb FA/LA M'han chiesto una stanza, gli ho fatto vedere SOL#dim REm SOL7 DO7 La meno schifosa, la numero tre FA DO7 E ho messo nel letto i lenzuoli più nuovi FA Poi come San Pietro gli ho dato le chiavi REm SIb Gli ho dato le chiavi di quel paradiso DO7 FA E ho chiuso la porta sul loro sorriso
FAm Io lavoro al bar di un albergo a ore DO7 Porto su il caffè a chi fa l'amore FAm Vanno su e giù coppie tutte uguali DO7 FAm Non le vedo più manco con gli occhiali
FA DO7 Ma sono rimasto lì come un cretino FA Aprendo la porta in quel grigio mattino DO7 Se n'erano andati in silenzio perfetto FA Lasciando soltanto i due corpi nel letto SIb FA/LA SIb FA/LA Lo so che non c'entro, però non è giusto SOL#dim REm SOL7 DO7 Morire a vent'anni e poi proprio qui FA REm SOL7 SOLm Me li hanno incartati nei bianchi lenzuoli DO/MI LA7/DO# LA7 REm E l'ultimo viaggio l'han fatto da soli SIbm/REb FA/DO REm7 SOLm Né fiori né gente, soltanto un furgone DO7 Ma là dove stanno, staranno benone
FAm Io lavoro al bar di un albergo ad ore DO7 Portò su il caffè a chi fa l'amore FAm Io sarò un cretino, ma chissà perché DO7 Non mi va di dare la chiave del tre FAm DO7 FAm DO7 FAm
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Credits

Autori: MONNOT MARGUERITE, DELECLUSE CLAUDE, SENLIS MICHELLE, HAGGIAG PAGANI HERBERT
Copyright: © UNIVERSAL MUSIC PUBLISHING
 

Albergo a Ore: Video

Albergo a Ore è un brano interpretato e inciso da Herbert Pagani, pubblicato come singolo in 45 giri nel 1969. Canzone che l'artista nato a Tripoli realizza all'apice della sua popolarità sia come cantante che come speaker radiofonico, si tratta della versione italiana di Les Amants d'un Jour, scritta nel 1956 da Claude Delécluse, Michèle Senlis e Marguerite Monnot per la straordinaria interpretazione di Édith Piaf. Pagani stesso la tradusse in italiano, facendola diventare la punta di diamante del suo repertorio... nonostante le forti critiche dell'epoca.

 

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L'autore del post

Foto dell'autore
Alberto Moneti
36 anni, polistrumentista: pianoforte, chitarra, batteria, clarinetto. Ha conseguito la licenza in teoria musicale e solfeggio presso il Conservatorio Cherubini di Firenze. Dal 1997 è organista presso la Basilica di Santa Maria del Sasso, a Bibbiena (AR).