L’Ubriaco

L’Ubriaco: Accordi

    LAm
Appoggiato sulle braccia, 
          DO
dietro al vetro d'un bicchiere
      MI7             LAm
Alza appena un po' la faccia 
    REm              MI4  MI7
e domanda ancor da bere
    LAm                       DO
I rumori della strada filtran piano alle pareti
         SOL7
Dorme il gatto sulla panca 
     DO               MI
e lo sporco appanna i vetri
        LA
Cade il vino nel bicchiere, 
      REm
poi nessuno più si muove
      SOL7
E non sai se fuori all'aria 
          DO            MI7
ci sia il sole oppur se piove

        LAm                    DO
E quell'uomo si ricorda e, per uno scherzo atroce
         MI7         LAm          
Quasi il vino gli dà forza, 
      REm          MI4  MI7
l'illusione gli dà voce
     LAm
E si alza sulle gambe, 
           DO
sbarra gli occhi e poi traballa
     SOL7                      DO          MI
Come con i riflettori sopra il gesto delle braccia

   LA7        REm        SI7        MI7
La-la..

      LAm                      DO
Ma si ferma all'improvviso e ricade giù a sedere
      MI7             LAm
Torna l'ombra sul suo viso, 
         REm        MI4      MI7
torna il vino nel bicchiere
     LAm                         DO
E lontano, oltre, nel tempo, una folla misteriosa
     SOL7
È scattata tutta in piedi, 
        DO             MI7
grida: "Bravo, bene, ancora!"
       LA                        REm
Son tornati i riflettori sul suo viso e sulle mani
           SOL7
Si alza e accenna ad un inchino 
         DO          MI
per quei pubblici lontani
      LA7
E più forte, fra quei muri, 
       REm
quella voce ora si è alzata
     SI7                     MI7
E fa tintinnare i vetri e rimbalza sulla strada

   LA7        REm        SI7        MI7
La-la..
   LA7        REm        SI7        MI7
La-la..

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Rock Italiano

L'Ubriaco è un brano scritto e interpretato da Francesco Guccini, contenuto nell'album Due anni dopo pubblicato nel 1970. Secondo lavoro in studio per il cantautore modenese, denota una certa maturazione artistica che lo porta verso temi più esistenzialisti come lo scorrere del tempo e la critica verso la borghesia. La canzone è la quinta traccia del lato B ed il frutto di tante sere passate nelle osterie di Bologna... dove ogni bizzarro incontro era un ottimo spunto.

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L'autore del post

Alberto Moneti

36 anni, polistrumentista: pianoforte, chitarra, batteria, clarinetto. Ha conseguito la licenza in teoria musicale e solfeggio presso il Conservatorio Cherubini di Firenze. Dal 1997 è organista presso la Basilica di Santa Maria del Sasso, a Bibbiena (AR).