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Il Vecchio E il Bambino: Accordi

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Intro: MIm RE DO SI7 MIm RE DO SI7 SOL RE MIm SI7 SOL RE MIm SI7 MIm RE DO SI7 MIm RE DO SI7 MIm RE Un vecchio e un bambino si preser per mano DO SI7 e andarono insieme incontro alla sera MIm RE la polvere rossa si alzava lontano DO SI7 il sole brillava di luce non vera SOL RE Immensa pianura sembrava arrivare MIm SI7 fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare SOL RE e tutto di intorno, non c'era nessuno MIm SI7 solo il tetro contorno di torri di fumo MIm RE I due camminavano e il giorno cadeva DO SI7 il vecchio parlava, e piano piangeva MIm RE Con l'anima assente, con gli occhi bagnati DO SI7 seguiva il ricordo dei miti passati SOL RE I vecchi subiscon le ingiuria degli anni DO SI7 non sanno distinguere il vero dai sogni SOL RE I vecchi non sanno nel loro pensiero DO SI7 distinguer nei sogni, il falso dal vero MIm RE Il vecchio diceva guardando lontano: DO SI7 "Immagina questo coperto di grano MIm RE Immagina i frutti, immagina i fiori DO SI7 e pensa alle voci, e pensa ai colori SOL RE In questa pianura, fin dove si perde DO SI7 crescevano gli alberi e tutto era verde SOL RE Cadeva la pioggia, segnavano i Soli MIm SI7 il ritmo dell'uomo e delle stagioni" MIm RE Il bimbo ristette lo sguardo, era triste DO SI7 Gli occhi guardavano cose mai viste MIm RE E poi disse al vecchio con voce sognante: DO "Mi piaccion le fiabe
LA MI LAadd9/MI MI LAadd9/MI raccontane altre..."
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Credits

Autore: FRANCESCO GUCCINI
Copyright: © EMI MUSIC PUBLISHING ITALIA SRL
 

Il Vecchio E il Bambino: Video

Il Vecchio E il Bambino è un brano reinterpretato dai Nomadi, contenuto nell'album I Nomadi interpretano Guccini pubblicato nel 1974. Come si evince dal titolo, si tratta di un omaggio che la band emiliana fa al suo autore per eccellenza fino agli anni ‘70, che risponde al nome di Francesco Guccini. Anche la canzone è opera del cantautore modenese e racconta in maniera poetica e sognante il grande scempio dell'abusivismo edilizio del secondo dopoguerra. Per un bambino sembra strano ma dove adesso ci sono file immense di fabbriche... prima c'erano ampie valli di campi coltivati.

 

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L'autore del post

Foto dell'autore
Alberto Moneti
36 anni, polistrumentista: pianoforte, chitarra, batteria, clarinetto. Ha conseguito la licenza in teoria musicale e solfeggio presso il Conservatorio Cherubini di Firenze. Dal 1997 è organista presso la Basilica di Santa Maria del Sasso, a Bibbiena (AR).